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Mt 4,17 | Fate penitenza e credete al Vangelo!!

Solo colui che si riconosce lontano da Dio, ne ascolta l'invito ad aprirsi al suo amore e si pone in cammino per "fare ritorno" a Lui, può accogliere in sè la salvezza che da Dio gli è offerta in Cristo. La penitenza è allora essenzialmente "conversione", che comporta il mutamento profondo - in senso "ego-centrifugo" - del proprio rapporto con Dio e con gli uomini, in una lucida presa di coscienza della propria condizione creaturale. "Penitente" è colui che ha scoperto la propria identità alla luce di Dio e si decide a mutare il proprio cuore e le proprie azioni per renderle coerenti con tale identità, riconoscendo nei fatti la Signoria di Dio sulla propria vita.Anche Francesco d'Assisi ha iniziato la sua nuova esperienza religiosa inserendosi nell'alveo della spiritualità penitenziale: pur con la sua consueta originalità, egli si è fatto penitente, ed ha vissuto così a fondo i valori peculiari di questo stato, da divenire ben presto il modello dei penitenti, l'espressione più pura di questa grande corrente spirituale.Tra le molte testimonianze che riferiscono di questo fenomeno, si riporta quella di San Bonaventura, che scrive intorno al 1260:"Moltissimi, infiammati dalla sua predicazione, si vincolavano alle nuove leggi della penitenza, secondo la forma indicata dall'uomo di Dio. Il servo di Cristo stabilì che la loro forma di vita si denominasse Ordine dei Fratelli della Penitenza. Questo nuovo Ordine ammetteva tutti, chierici e laici, vergini e coniugi dell'uno e dell'altro sesso, perchè la via della penitenza è comune per tutti quelli che vogliono tendere al cielo. E i miracoli compiuti da alcuni dei suoi seguaci sono lì a mostrarci quanto Dio lo consideri degno di merito" (Leggenda maggiore, IV, 6).
Padre Prospero Rivi, Frate Minore Cappuccino.
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LE COMUNITA' FRANCESCANE NEL VERCELLESE.
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E' dubbio (dai più è escluso) che San Francesco d'Assisi sia transitato da Vercelli. E' certa, invece, fra il 1224 ed il 1227, la presenza in città di frate Elia e, probabilmente poco più tardi, dei francescani nel Conventino di San Matteo, e successivamente di Sant'Antonio da Padova presso Tommaso Gallo nella Basilica di Sant'Andrea.Le Antiche Carte, le Chiese Conventuali, le Memorie Storiche, testimoniano la splendida fioritura francescana nelle nostre Terre: un'esplosione di Vocazioni e di Fondazioni, un'adesione convinta e totale all'avventura spirituale ed all'affascinante Programma Missionario di San Francesco d'Assisi. Eppure, seguire il "Poverello" significava ( e significa) scegliere la strada più ardua per arrivare al Signore: l'obbedienza " sine glossa" al Santo Vangelo..Fra il XIII ed il XVII secolo i Frati mendicanti francescani e le Clarisse si diffusero rapidamente e fondarono numerose comunità. a Vercelli, quattro Conventi: Frati Minori(O.F.M.), Frati Minori Conventuali(O.F.M.Conv.), Frati Minori Cappuccini(O.F.M.Capp.), Sorelle Povere Clarisse(O.S.C.); a Gattinara(VC), due Conventi. O.F.M. e O.S.C.; a Trino(VC), Crescentino(VC), Livorno Ferraris(VC), Santhià(VC), Fontanetto Po(VC), Masserano(BI), Moncrivello(VC): un Convento in ogni località.Le Clarisse - nel silenzio dei loro Monasteri - pregavano, per l'Avvento del Regno, e per cercare, attraverso il travaglio ascetico, l'esperienza diretta di Dio.I Frati erano impegnati nell'incontro con tutte le Creature, accanto ai poveri, lenivano le ferite delle guerre e delle pestilenze, placavano liti, difendevano i deboli dai prepotenti. Venivano spesso denominati "Zoccolanti", termine che ben definiva i Fraticelli sempre in cammino: al modo degli Apostoli andavano di Paese in Paese, di Castello in Castello, di Città in Città; conoscevano i Villaggi più romiti, i viottoli più nascosti, le strade di campagna fiancheggiate dai cespugli di sambuco, di olivella o di rovo - le radure, gli anfratti, la bellezza quasi intatta dei boschi, le infide e perigliose sponde dei fiumi. Gli zoccoli, la spesa più rilevante del Convento, erano sempre logori. Ogni giorno partivano per la cerca ed a predicar sulle piazze e dai balconi, ovunque, sul modello del Serafico, per il quale predicare era "soprattutto dare l'esempio di un modello di vita diverso da quello mondano: prima che con la parola si predica con tutta la persona atteggiata secondo l'esempio di Cristo...". E conoscevano anch'essi il "crudo sasso" della meditazione e del diguno, il faticoso abbraccio con Madonna Povertà. Poche, e segnate a fuoco, le eccezioni. Le loro biblioteche erano ricche di volumi di ascetica, di teologia, di morale, di vite di Santi. Non mancavano gli antichi testi dei mistici Giacomo da Milano e Giovanni della Verna, delle meditazioni politico-ascetiche di Angelo Clareno e di Umberino da Casale - delle visioni di Angela da Foligno. Nel Convento di Billiemme( Santa Maria di Betlemme) c'era uno dei manoscritti dei Fioretti, e ancora nel 1802, il Codice del Beato Candido Ranzo( attualmente conservato alla biblioteca Agnesiana). Dopo il Beato Ardizio( dei Signori di Lignana, uno dei primi seguaci del Serafico), il Beato Candido e Sant'Ignazio da Santhià, ancora altri francescani vercellesi si distinsero per la santità della vita. Fra i Teologi e gli Oratori Sacri il Dionisotti enumera i frati Antonio da Vercelli, Pietro Francesco Gattinara, Antonio Bonaventura Presbitero, Giuseppe Maria Stavignone... Le soppressioni degli Ordini religiosi avvenute nel XIX secolo coinvolsero, naturalmente, anche i Conventi e i Monasteri francescani...Ciò si ricorda brevemente oggi, con gratitudine verso coloro che portano ancora per le nostre strade, o custodiscono nel chiostro "qualcosa di Lui... della natura solitaria ed insieme popolare della sua religiosità" ne moltiplicano la sua immagine, e ci insegnano ed esortano a servire il Signore Gesù " in povertà ed umiltà, con coraggio cavalleresco e con gioioso eroismo, secondo le norme del Santo Vangelo".Dott. Prof. Giovanni Rosso, Francescano Secolare di Vercelli..Gentile Visitatrice/tore, se puoi, ti invitiamo a lasciarci una tua breve Testimonianza di Fede o un tuo ricordo di affetto per una persona a te Cara... che segna, anche, il tuo passaggio dal nostro Blog. Pregheremo in Fraternità per VOI. Grazie.